I 10 Neopro’ più attesi del 2024… un anno dopo

La stagione 2024 è ormai dietro le spalle ed è il momento di definire i bilanci di quelle che erano state le previsioni in vista dell’annata. Come da tradizione, avevamo indicato quelli che potevano essere i dieci corridori neo professionisti da tenere in maggiore considerazione nell’arco del calendario internazionale. Per alcuni di loro, la stagione del debutto al massimo livello è andata anche oltre le attese, mentre altri hanno fatto più fatica a imporsi e, complessivamente, a ritagliarsi i loro spazi ed a portare a casa risultati di spessore. Tutti loro, comunque, hanno potuto accumulare esperienza preziosa per il futuro, che sarà molto utile nella caccia ai successi che verranno.

Menzione speciale: Isaac Del Toro (UAE Team Emirates): A inizio anno l’avevamo inserito come “menzione speciale” perché in grado già di ottenere una vittoria al suo secondo giorno tra i professionisti, in una tappa al Tour Down Under. Dopo quello, di successi ne sono arrivati altri due, sebbene in una corsa minore come la Vuelta Asturias, ma soprattutto la dimostrazione di poter già essere competitivo ad alti livelli visto anche il quarto posto finale alla Tirreno-Adriatico e il settimo al Giro dei Paesi Baschi. Nel suo primo Grande Giro, la Vuelta a España, è stato invece condizionato dal Covid, riuscendo comunque a mettersi in mostra con un paio di fughe da lontano nella terza settimana e il sesto posto di tappa ai Lagos de Covadonga.

1. Per Strand Hagenes (Visma | Lease a Bike): Le ottime cose che il classe 2003 aveva mostrato già lo scorso anno e nelle categorie giovanili sono state confermate in questa sua prima annata tra i pro’ (anche se, a differenza del 2023, non è arrivata alcuna vittoria), tanto che la squadra gli ha subito prolungato il contratto fino al 2027. Già nella prima parte di stagione il norvegese ha partecipato e completato due difficili Monumento come Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix (dove è stato in fuga per più di 150 chilometri), confermandosi corridore promettente per quanto riguarda le classiche del Nord, mentre nella seconda metà ha colto alcuni buoni piazzamenti anche in brevi gare a tappe, come il terzo posto finale al Renewi Tour, oltre alla quinta posizione nel GP de Québec.

2. Johannes Staune-Mittet (Visma | Lease a Bike): Diversamente dal connazionale e compagno di squadra Hagenes, il vincitore del Giro Next Gen 2023 non ha vissuto una prima annata tra i grandi particolarmente positiva. Nonostante la partecipazione a numerose corse a tappe, il 22enne non è riuscito a trovare molto spazio per provare a mettere in mostra le sue qualità e, nelle poche occasioni nelle quali ha avuto la possibilità di farlo, non ha colto grossi risultati. Anche per questo motivo lo scalatore scandinavo ha deciso di cambiare squadra e passare, dall’anno prossimo, alla Decathlon Ag2r La Mondiale, dove potrà crescere e migliorare con più calma e, probabilmente, anche con minor pressione.

3. António Morgado (UAE Team Emirates): L’impatto del corridore portoghese con il professionismo è stato decisamente buono, soprattutto nella prima metà di stagione. Il classe 2004 è stato infatti autore di una solida campagna del Nord, dove ha colto un secondo posto a Le Samyn e, soprattutto, il quinto al Giro delle Fiandre, uscendo anche bene da questo periodo di gare visto che, nelle settimane seguenti, ha ottenuto i suoi primi due successi conquistando il Giro della Romagna e una tappa alla Vuelta Asturias. Poi ha probabilmente un po’ pagato questo inizio a tutta e, dopo la vittoria nella cronometro dei campionati nazionali, non è più riuscito a essere protagonista, ma il bilancio è sicuramente positivo.

4. Luke Lamperti (Soudal Quick-Step): Corridore veloce e resistente, il 21enne statunitense ha messo in mostra queste sue caratteristiche in più occasioni durante questa annata. Un solo successo, nella prima tappa del Czech Tour, ma numerosi i piazzamenti ottenuti nell’arco di tutta la stagione, anche in corse di un giorno di buon livello, che ne fanno un buon prospetto per le classiche. Tra le note positive anche il fatto di essere riuscito a portare a conclusione una gara di tre settimane dura come il Giro d’Italia, suo primo GT della carriera.

5. Archie Ryan (EF Education-EasyPost): Dopo aver avuto a che fare con un lungo infortunio lo scorso anno, non era scontato che l’agile scalatore irlandese riuscisse subito a distinguersi, invece non sono mancati da parte sua i buoni risultati e le ottime prestazioni durante questo 2024. Dimostrando anche di non aver paura nel provare ad andare all’attacco, il 22enne è riuscito ad alzare le braccia al cielo una volta, alla Settimana Coppi e Bartali, ma i piazzamenti più interessanti gli ha ottenuti nel finale di stagione, sfiorando la top-20 in un Mondiale duro come quello di Zurigo, ottenendo il 9° posto al Giro dell’Emilia e il 17° a Il Lombardia.

6. William Junior Lecerf (Soudal Quick-Step): Tanta esperienza fatta nelle gare a tappe (ma anche in un paio di classiche importanti, come Liegi e Lombardia) e qualche occasione per farsi vedere in prima persona: è così che si può riassumere la stagione del talentuoso corridore belga, iniziata con un secondo posto finale all’AlUla Tour e un successo di tappa al Tour du Rwanda e proseguita soprattutto a fianco dei capitani del team. In evidenza anche in un paio di giornate della Vuelta a España, dove è arrivato un quarto posto a Baiona, il 22enne ha quindi vissuto principalmente un’annata di adattamento alla categoria, e dal prossimo anno potrebbe iniziare a far vedere qualcosa in più.

7. Gil Gelders (Soudal Quick-Step): Per il classe 2002, che sembra destinato a diventare un corridore da classiche visti i suoi risultati tra gli Under-23, si può fare un discorso simile a quello fatto per il compagno di squadra, connazionale e coetaneo Lecerf. Anche per lui è stato infatti soprattutto un anno nel quale non sono mancate le occasioni per fare esperienza, sia nelle corse del Nord che in brevi gare a tappe, e anche lui è riuscito a cogliere qualche piazzamento e a mettersi in mostra in alcune fughe da lontano.

8. Riley Sheehan (Israel-Premier Tech): Approdato al professionismo dopo la sorprendente vittoria da stagista alla Parigi-Tours 2023, lo statunitense si è fatto notare principalmente nella prima parte dell’anno e nelle corse nelle quali ci si aspetta possa essere protagonista in futuro, ovvero le classiche del Nord, dove ha sfiorato la top-10 al Giro delle Fiandre. Qualche altro piazzamento, un paio di sortite alla Vuelta a España e la partecipazione ai Mondiali concludono una stagione nel complesso senza infamia né lode.

9. Emil Herzog (Red Bull-Bora-hansgrohe): Passato professionista giovanissimo (ha compiuto 20 anni all’inizio di questo mese), il talentuoso tedesco ha vissuto un 2024 orientato soprattutto all’apprendimento, anche per capire che tipo di corridore potrà diventare nei prossimi anni. Momento più alto della sua annata è stato il settimo posto alla Milano-Torino, ma sicuramente utili per il futuro sono state le esperienze fatte in corse impegnative come Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix.

10. Francesco Busatto (Intermarché-Wanty): Dopo un 2023 di gran livello, durante il quale aveva ottenuto ottimi risultati sia tra gli Under-23, che già tra i pro’, il 21enne veneto conferma in questa sua prima stagione piena tra i grandi di possedere qualità importanti. Un’annata affrontata anche già con una certa maturità, come dimostra il 14° posto ottenuto alla Strade Bianche al termine di una gara corsa spesso nelle prime posizioni, nella quale la crescita è stata graduale ma costante, conclusasi con diversi bei piazzamenti nelle classiche italiane.

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